Von Hagen
Vi ho già parlato del libro Darwin e le isole incantate – Storia delle Galápagos (di Victor von Hagen) in un altro post…
Bene, oggi vorrei leggervi quella che secondo me è la più bella parte del libro, in cui viene narrata la nascita delle isole Galápagos in una maniera così coinvolgente e toccante che l’unico modo efficace di descrivervela è leggervela…
Quindi…
Centinaia di milioni di anni fa sul globo terrestre avvennero violenti cambiamenti. […]
Sotto le acque azzurre del Pacifico la terra si mosse. A circa 2000 braccia di profondità sulla linea dell’equatore, a 600 miglia dal Sudamerica, il mare bruciava come un enorme calderone lambito dalle fiamme dei vulcani sottomarini. Masse di alghe bollivano nella schiuma come in una pozione di strega. Pesci mostruosi risalivano in superficie e le acque agitate mandavano riflessi metallici e iridescenti in un caotico baccanale. Stava nascendo un’isola. I secoli si susseguirono lentamente e quindi l’isola levò la testa arruffata dalle acque del Pacifico. Non era sola: centinaia di coni vulcanici, grandi e piccoli, spuntarono in quel mare. Mentre l’attività eruttiva continuava, la lava fuoriuscita si ammassava a formare più vaste masse di terra: nasceva l’arcipelago delle Galápagos.
[…]
Col tempo — un tempo sempre misurato in milioni di anni — le Galápagos, al pari delle altre isole di analoga origine, si raffreddarono. Il triplice assalto del tempo, degli agenti climatici e dell’erosione creò piccole nicchie di terra dentro il basalto vulcanico.
Dal continente, trasportate dalle calde correnti d’aria che avvolgevano la terra nell’era dei rettili, giunsero le spore di strane piante ed alcune attecchirono nel povero suolo. Alle isole arrivarono radici di mangrovie, […] e nella putrescenza delle coste isolane trovarono un terreno fertile per la crescita. Col tempo una ragnatela di vegetali coprì la lava. Poi […] arrivò la fauna: rettili, serpenti e gigantesche tartarughe […]. E uccelli, di terra e di mare, […]
Le isole appena nate vissero in uno splendido isolamento. In tutto il mondo si susseguirono i cambiamenti. I rettili sparirono per essere sostituiti da rapaci mammiferi muniti di zanne. La terra si riscaldò, poi si raffreddò e quindi si riscaldò di nuovo e la sua forma si modificò profondamente. Dal caos dell’evoluzione uscì uno strano animale che camminava eretto: l’uomo e con lui, via via che progrediva, cambiò il mondo. Sulla crosta del globo sorserò città fatte dall’uomo; navi viaggiarono toccando tutti i territori ancora ignoti. Ma le isole di lava, isolate dal resto, rimasero sconosciute; i loro abitatori — uccelli, testuggini, otarie, pellicani, iguane e pinguini — continuarono a vivere come avevano fatto per milioni di anni. Il tempo, per le isole vulcaniche, si era fermato.Victor Von Hagen – “Darwin e le isole incantate – Storia delle Galápagos ” ed. Rizzoli
Spero di non avere infranto nessuna regola di copyright nel condividere con voi questo brano. Se per caso qualcuno si fosse incavolato a morte, per favore, prima di denunciarmi, mi mandi una mail chiedendomi di togliere il post… perché se devo anche …
Sto leggendo un libro bellissimo, si chiama Darwin e le isole incantate – Storia delle Galápagos., di Victor von Hagen.
Dell’autore avevo già leggiucchiato un libro piuttosto conosciuto, Antichi Imperi del Sole.
Sono rimasta stupita di come si trovi molto poco su internet su questa persona. Per farla brevissima, posso dirvi che ha visitato molte zone dell’America del Sud e ha scritto molti libri in proposito, soprattutto di carattere storico.
Posso raccontarvi in poche parole che a un certo punto della sua gioventù gli è saltato in testa di organizzare una spedizione scientifica per le Galápagos, e ne aveva pensate di ogni per trovare i soldi per finanziare questo suo viaggio, nonostante avesse scelto un periodo poco felice della storia del suo paese: la grande depressione.
Citando il suo libro,
Il progetto consisteva in una goletta a tre alberi, con un equipaggio composto da scienziati, e in un monumento da erigere in memoria di Darwin nelle Galápagos, oltre a un numero indefinito di altri obiettivi.
Ma dove reperire i fondi? Il mondo era squassato dalla depressione economica. I disoccupati erano ovunque, […], le code per il pane si allungavano a perdita d’occhio. Il denaro era semplicemente sparito.
Naturalmente, il mio piano era una forma di pazzia attenuata: ma avventure simili non hanno forse avuto origine allo stesso modo?
Ecco, quando ero arrivata a questo punto il libro già mi aveva catturata, ma chi mi è stato vicino nell’ultimo periodo capirà facilmente il motivio per cui da questo punto in poi io mi sia appassionata sempre di più nella lettura… …