Panamà

dolma33 on November 19th, 2008

Auguratemi buon viaggio, che tra un paio di ore sarò su un aereo per Quito (Ecuador) pronta a iniziare la seconda fase (nonché la più importante) del mio viaggio.

Prima fase del viaggio conclusa bene, riassumibile in: ottimo cibo, tanto caldo, tantissimi parenti.

Adesso vado: le foche mi aspettano!…

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dolma33 on November 14th, 2008

In questi giorni non sto facendo molto “turismo”… più che altro vado a trovare i miei parenti, gironzolo per i giganteschi Mall della capitale, resto ore inchiodata nel traffico e, di tanto in tanto, visito qualche zona di interesse turistico, a volte a piedi, più spesso in macchina…
Diciamo che la parte “turistica” la voglio lasciare per quando tornerò dalle Galápagos e avrò tutta la calma e il tempo necessario per godermi le bellezze del Panamá…
(anche perché adesso tutte le mattine le passo in ossessive sessioni di studio in cui ripasso tutto quello che devo sapere per riuscire a fare del mio meglio una volta alle Galápagos).

Tra le parti che ho visitato, ce n’è una particolarmente bella, alla quale sono già tornata e ritornata diverse volte, e alla quale spero di tornare ancora, con almeno tre ore a disposizione per una sessione fotografica (sempre che non mi succeda come le ultime due volte che ci sono stata: due foto e *zap* la macchina fotografica, appena caricata, è già simpaticamente scarica).

Panamá

 
Si chiama Casco Viejo (ma ha anche altri nomi, tra cui Casco Antiguo o Panamá Antigua — da non confondere con Panamá Viejo) e adesso ve la presento.

Dopo l’incursione di Henry Morgan, che nel 1671 distrusse il centro abitato originario, gli spagnoli spostarono la città 8 km più a sud-ovest, ovvero sulla penisola rocciosa ai piedi del Cerro Ancón. In questa nuova posizione Panamá risultava più facile da difendere, in quanto le scogliere tenevano lontante le navi dalla città permettendo l’ingresso in porto solo con l’alta marea. Sul lato dell’entroterra la città era difesa da una massiccia cinta muraria detta appunto Casco Viejo (“Vecchia Cinta”).
 
Nel 1904, quando iniziò la costruzione del canale di Panamá, la citta non si estendeva oltre i confini dell’odierno Casco Viejo. Con il successivo incremento della popolazione […] i confini della città si spostarono più a est. Fu così che l’elite panamense abbandonò Casco Viejo, condannandola ad un progressivo degrado.
 
Da alcuni anni Casco Viejo sta tornando a essere una zona residenziale […] Nel 2003 l’UNESCO ha dichiarato Casco Viejo Patrimonio dell’Umanità. Passeggiando per le sue vie acciottolate, tuttavia, ci si rende conto del fatto che paradossalmente parte del suo fascino risiede anche nella presenza di palazzi decrepiti, case abbandonate e ruderi fatiscenti.

Matthew D. Firestone, “Panamá” – Guide EDT/Lonely Planet

 
Ecco… volevo scrivere qualcosa di mio, ma il riassunto fatto dalla guida Lonely Planet è già perfetto, quindi ho scelto di risparmiare tempo e copiaincollarvelo senza scrupoli…

Stray cat in Casco Viejo, PanamáQuesta spiegazione rende abbastanza bene l’idea del caotico mescolotto che c’è in questa zona: chiese barocche, prigioni sotterranee, passeggiate lungomare, case completamente distrutte di cui resta solo la parte esterna, musei, monumenti, ristorantini e bar, teatri, posti dove non vorresti mai trovarti solo di notte poco distanti dai palazzi governativi… e molti bellissimi gatti randagi (tutti in ottima salute)!

La Francia ebbe ruolo molto importante nella costruzione del canale di Panamá; nella foto viola a inizio post potete …

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dolma33 on November 11th, 2008

Eccomi arrivata… e finalmente online…

Ho avuto così tanti parenti da andare a trovare che non sono riuscita a usare il computer nemmeno un secondo!!!

Presto vi manderò foto e racconti…

Intanto guardatevi le foto del viaggio:

dall´aereo 4 - groenlandia

 

Il viaggio è andato bene, volevo raccontarvi qualche aneddoto, ma oramai è andato e ci sono altre cose nuove da raccontarvi e così poco tempo a disposizione…

Per le foto, non avendo molto tempo per sceglierle e editarle, le uploaderò la maggior parte così come sono, e magari in un secondo tempo le editerò……

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dolma33 on October 13th, 2008

Evviva! Ho definitivamente in mano un biglietto aereo che mi porterà a Panamà, con partenza da Milano il giorno 7 Novembre 2008.

Mammamia, ho così pochi giorni a disposizione e così tante cose da fare… spero di riuscire a fare almeno le cose più importanti…

Ho scelto di fare tappa a Panamà una decina di giorni prima di andare alle Galàpagos. In questo modo posso avere tutto il tempo per riprendermi dal viaggio (in fondo è uno di quei viaggi con qualche problema spaziotemporale, di quelli che in 4 ore ne sono passate 10 -o è viceversa?), e per abiutarmi con la lingua e prendere confidenza con clima e cibi (e superare la breve influenza + diarrea, che da quello che ho capito sono un must dei primi giorni per chi arriva ai tropici). Uh, e soprattutto perché lì ho passato la prima parte della mia infanzia e ho diversi parenti da andare a trovare: sono circa 18 anni che non ci vado!

Comunque cribbio, avere un biglietto in mano cambia tantissimo la situazione: adesso ho la certezza della mia imminente partenza… e questo mi fa provare una rosa di emozioni che nemmeno immaginate… entusiasmo, terrore, angoscia, felicità, etc…

Per finire, a proposito di biglietto… Mi sento di dovere consigliare a chi di Parma (e dintorni) l’agenzia Cayo Largo di piazzale Picelli, se per caso vi capitasse di avere bisogno di una agenzia viaggi. Oltre ad essere riusciti a trovarmi un biglietto estremamente conveniente, sono stati disponibilissimi (nonché armati di estrema pazienza -cosa che con me è spesso facile perdere). Veramente molto molto molto consigliata.

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