Darwin
Oggi è giorno di compleanni!
Quest’anno è un anno speciale da queste parti: è il Darwin Year. Si celebra il 200° compleanno di Darwin, il 150° compleanno dell’Origine delle Specie e il 50° compleanno della Fondazione Charles Darwin.
E in quest’anno così importante, il giorno più speciale di tutti è il 12 Febbraio, bicentenario della nascita di Darwin. Oggi.
In tutto il mondo questo giorno viene celebrato con conferenze e feste (e alcuni lo chiamano Darwin Day). Qua è un po’ diverso. Qua Darwin è il patrono delle Galápagos. Così come in Italia ogni città ha il suo santo patrono che viene festeggiato per una settimana con sagre, feste e giorno libero, alle Galápagos si festeggia Charles Darwin (che, a differenza dei santi, ha pronipoti vivi che partecipano ai festeggiamenti).
Ci attendono sfilate, feste in spiaggia, concerti, elezione della reginetta di bellezza, concorsi di castelli di sabbia, gare di magliette bagnate…
Con la maglietta del bicentenario, sfoggiando i nostri peggiori sorrisi,
da sinistra: Sam, Anna, Me.
E quindi tra pochi minuti mi alzerò dalla mia scrivania, indossando la maglietta del bicentenario che ci è stata regalata per l’occasione, e, insieme a tutti i volontari e membri dello staff della Stazione Charles Darwin, andrò a sfilare per il paese in festa.
Ma prima, ne aproffitto per fare gli auguri ad Alex: anche l’anniversario della sua nascita cade oggi, ma gli anni festeggiati sono 160 in meno che quelli di Darwin… Però se non fosse per lui, adesso non starei andando a festeggiare in una piazza gremita di gente, pellicani e iguane. AUGURI!!!
Per la parte meno festosa e più conferenzosa di queste celebrazioni, vi invito a prendere parte al GALAPAGOS SCIENCE SYMPOSIUM dal 20 al 24 luglio 2009.
Questo blog partecipa all’iniziativa Blog for Darwin.
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Inizio con questo post sul DÃa Darwin (o Darwin Day) il mio rapido racconto degli eventi più importanti nel mio mese di dicembre 2008, cercando così di mettermi al più presto alla pari con gli aggiornamenti.
I giorni 12, 13 e 14 di dicembre mi hanno vista impegnata nel DÃa Darwin. In pratica si trattava di un evento in cui si cercava di comunicare alla gente del posto l’importanza della conservazione delle specie endemiche e i vari problemi che le piccole cose della vita quotidiana possono causare al patrimonio naturale delle isole, nonché spiegare il lavoro svolto dalla fondazione Darwin. Tutto questo tramite stand informativi, spettacoli divertenti e burattini e stand-gioco dove i bambini potevano disegnare e colorare.
Sempre per i bambini, inoltre, erano disponibili un’iguana terrestre e una fregata, costruiti alla maniera dei dragoni cinesi, che gironzolando tra gli stand (e a volte anche per strada) raccoglievano al loro interno tonnellate di bambini urlanti.
Ecco. Il mio compito principale è stato quello di accompagnare il giro dell’iguana, invitando i bambini a entrare, controllando che non si facessero male o litigassero (cosa che facevano continuamente), controllando che il tipo in testa all’iguana (che oltre al morire di caldo, non vedeva un tubo) non andasse a sbattere contro qualcosa, e a volte prendendo in braccio i bambini più piccoli (che pesano più di quanto sembrasse).
Dato che ogni giorno la nostra carovana si spostava in luoghi diversi dell’isola Santa Cruz, ciascuno di noi contribuiva anche a montare e smontare gli stand e a caricare e scaricare camion. Cosa che stranamente ho scoperto mi piace molto fare, soprattutto sotto il sole cocente. Mah.
Simpatici momenti degni di nota:
Allora. C’era questa bicicletta a quattro posti. I miei due amici Abraham e Marco la prendono e iniziano a gironzolare divertendosi un sacco. Risultato: la rompono.
Cerchiamo di aggiustarla senza ovviamente riuscirci. Quindi, alla fine del giorno, ci offriamo di riportare il macchinino alla proprietaria. Cosa che richiede il dovere attraversare il paese da una parte all’altra su un coso a pedali, di cui su due biciclette ne funziona solo una. Il che si traduce in: un simpatico amico seduto dietro che a volte scende a spingere, un altro simpatico amico seduto al mio fianco il cui unico compito è di muovere il volante e io che simpaticamente pedalo pedalo pedalo facendo una fatica incredibile e beh… è stato divertentissimo, abbiamo rischiato di ribaltarci un paio di volte, abbiamo perso lo zaino per strada e soprattutto abbiamo passato un paio di ore veramente esilaranti.
Sto leggendo un libro bellissimo, si chiama Darwin e le isole incantate – Storia delle Galápagos., di Victor von Hagen.
Dell’autore avevo già leggiucchiato un libro piuttosto conosciuto, Antichi Imperi del Sole.
Sono rimasta stupita di come si trovi molto poco su internet su questa persona. Per farla brevissima, posso dirvi che ha visitato molte zone dell’America del Sud e ha scritto molti libri in proposito, soprattutto di carattere storico.
Posso raccontarvi in poche parole che a un certo punto della sua gioventù gli è saltato in testa di organizzare una spedizione scientifica per le Galápagos, e ne aveva pensate di ogni per trovare i soldi per finanziare questo suo viaggio, nonostante avesse scelto un periodo poco felice della storia del suo paese: la grande depressione.
Citando il suo libro,
Il progetto consisteva in una goletta a tre alberi, con un equipaggio composto da scienziati, e in un monumento da erigere in memoria di Darwin nelle Galápagos, oltre a un numero indefinito di altri obiettivi.
Ma dove reperire i fondi? Il mondo era squassato dalla depressione economica. I disoccupati erano ovunque, […], le code per il pane si allungavano a perdita d’occhio. Il denaro era semplicemente sparito.
Naturalmente, il mio piano era una forma di pazzia attenuata: ma avventure simili non hanno forse avuto origine allo stesso modo?
Ecco, quando ero arrivata a questo punto il libro già mi aveva catturata, ma chi mi è stato vicino nell’ultimo periodo capirà facilmente il motivio per cui da questo punto in poi io mi sia appassionata sempre di più nella lettura… …