Preparativi
Uhm… diciamo una delle feste più disastrose che io abbia mai organizzato… io ero rimbambita dalle vaccinazioni, in generale eravamo tutti stanchi, circa la metà dei confermati non si è fatto vedere e, strano a dirsi, il consumo di alcol è stato quasi nullo…
Però è stata un’ottima occasione per vedercisi tutti insieme prima della partenza…
Ecco qualche foto stupida, grazie a Matteo e a Diego (ce ne sono poche, purtroppo… ma io proprio non sarei riuscita a occuparmene…):
Le trovate tutte un po’ qua e un po’ qua.
…
Vi ho già parlato del libro Darwin e le isole incantate – Storia delle Galápagos (di Victor von Hagen) in un altro post…
Bene, oggi vorrei leggervi quella che secondo me è la più bella parte del libro, in cui viene narrata la nascita delle isole Galápagos in una maniera così coinvolgente e toccante che l’unico modo efficace di descrivervela è leggervela…
Quindi…
Centinaia di milioni di anni fa sul globo terrestre avvennero violenti cambiamenti. […]
Sotto le acque azzurre del Pacifico la terra si mosse. A circa 2000 braccia di profondità sulla linea dell’equatore, a 600 miglia dal Sudamerica, il mare bruciava come un enorme calderone lambito dalle fiamme dei vulcani sottomarini. Masse di alghe bollivano nella schiuma come in una pozione di strega. Pesci mostruosi risalivano in superficie e le acque agitate mandavano riflessi metallici e iridescenti in un caotico baccanale. Stava nascendo un’isola. I secoli si susseguirono lentamente e quindi l’isola levò la testa arruffata dalle acque del Pacifico. Non era sola: centinaia di coni vulcanici, grandi e piccoli, spuntarono in quel mare. Mentre l’attività eruttiva continuava, la lava fuoriuscita si ammassava a formare più vaste masse di terra: nasceva l’arcipelago delle Galápagos.
[…]
Col tempo — un tempo sempre misurato in milioni di anni — le Galápagos, al pari delle altre isole di analoga origine, si raffreddarono. Il triplice assalto del tempo, degli agenti climatici e dell’erosione creò piccole nicchie di terra dentro il basalto vulcanico.
Dal continente, trasportate dalle calde correnti d’aria che avvolgevano la terra nell’era dei rettili, giunsero le spore di strane piante ed alcune attecchirono nel povero suolo. Alle isole arrivarono radici di mangrovie, […] e nella putrescenza delle coste isolane trovarono un terreno fertile per la crescita. Col tempo una ragnatela di vegetali coprì la lava. Poi […] arrivò la fauna: rettili, serpenti e gigantesche tartarughe […]. E uccelli, di terra e di mare, […]
Le isole appena nate vissero in uno splendido isolamento. In tutto il mondo si susseguirono i cambiamenti. I rettili sparirono per essere sostituiti da rapaci mammiferi muniti di zanne. La terra si riscaldò, poi si raffreddò e quindi si riscaldò di nuovo e la sua forma si modificò profondamente. Dal caos dell’evoluzione uscì uno strano animale che camminava eretto: l’uomo e con lui, via via che progrediva, cambiò il mondo. Sulla crosta del globo sorserò città fatte dall’uomo; navi viaggiarono toccando tutti i territori ancora ignoti. Ma le isole di lava, isolate dal resto, rimasero sconosciute; i loro abitatori — uccelli, testuggini, otarie, pellicani, iguane e pinguini — continuarono a vivere come avevano fatto per milioni di anni. Il tempo, per le isole vulcaniche, si era fermato.Victor Von Hagen – “Darwin e le isole incantate – Storia delle Galápagos ” ed. Rizzoli
Spero di non avere infranto nessuna regola di copyright nel condividere con voi questo brano. Se per caso qualcuno si fosse incavolato a morte, per favore, prima di denunciarmi, mi mandi una mail chiedendomi di togliere il post… perché se devo anche …
Che bello… finalmente un sospiro di sollievo.
Dopo avere passato giorni infenali oscillando tra “non riesco a fare il visto in tempo”, “non riesco a farmi l’assicurazione”, “omammamia mi tocca di spostare la partenza”, “non faccio in tempo a fare tutte quelle vaccinazioni”, etc… finalmente la situazione si è un po’ calmata…
Non è stato molto facile, soprattutto per i problemi di fuso orario… All’inizio l’idea di avere a che fare con diversi fusi orari mi era sembrata intrigante, mi portava a fantasticare sulle piccole dimensioni del mondo e cose simili… poi però è decisamente diventato troppo…
Alle Galápagos sono indietro di 8 ore, a Panamá di 7… l’assicurazione che ho fatto ha base in Australia, che è avanti di non so quante ore… aggiungiamoci che adesso anche Andrea è sfasato di un’ora…
Mi sono letteralmente trovata fusa dal fuso!
(Lo so, è un gioco di parole orrendo… però il fatto solo di averlo concepito può farvi capire quanto veramente questa cosa dei fusi orari mi abbia messo sottosopra)
Alla fine mi ritrovo a detestare tutti questi sbalzi di ore… Altro che com’è piccolo il mondo! È fastidiosamente enorme!!!
L’importante comunque è che alla fine tutto si aggiusta sempre. Ho quasi tutto quello che mi serve, non devo posticipare il viaggio, sono decisamente più rilassata (per ora)…
15 giorni… manca veramente poco!!!
…
E mentre io sono ancora sommersa nei preparativi, Andrea (che qui vediamo ritratto nella sua migliore posa FuturePop) è in volo verso Londra… Inizia così la sua grande avventura inglese… Facciamogli tutti un grande “In bocca al lupo”!!! Edit: nel frattempo ha messo online anche lui un blog per raccontare le sue avventure… ma non aspettatevi foto, almeno per il momento: ha lasciato la macchina fotografica a casa 😀 |
Since I am not so good at writing in english, and usually it takes me hours just for writing down two paragraphs (with bad grammar and spelling), I’ve decided to not write this blog in Italian.
But I know that some of you don’t understand Italian, so I’m searching for some solution…
I’m triyng to keep navigation in english (links, tags, etc…); maybe I’ll translate in spanish and english some static pages, such as About; I also can try to make trilingual polls…
I’m pretty sure that I won’t have the time to write trilingual posts, and I know that at the moment the faster way for me to write a post is in italian… Maybe in the future it will became easier for me to write in english, or spanish, who knows…
So I’m asking to you: would you mind if I write some post in Italian, some post in (bad) English and something else in Spanish? Which is your preferred language?
Here is the poll:
(*) MIX: mi sta bene se il sito è scritto un po’ in italiano, un po’ in inglese, un po’ in spagnolo / it’s ok if you write something in english, something else in italian and something else in spanish / no me molesta si el sitio tiene partes en italiano, otras en inglés y otras en español
(*) 2/3: capisco 2 lingue su 3 [specificare quali] / i understand 2 of 3 languages [which ones?]
(*) NP: non mi importa: guardo solo le figure (al massimo leggo solo i titoli) / i don’t care: i’m here just for the pics (sometimes i read the headers) / no me importa: solo miro las fotos (a veces puede ser que lea los titulares)…